19 – Il pasto nudo

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Credo sia il film kafkiano per eccellenza: un’esperienza fatta di simboli e parole, il percorso di uno scrittore che vive in una realtà parallela.

Mente e mondo intrecciano i loro fotogrammi e partoriscono Il pasto nudo, lo spettatore coglie una piccola percentuale della totalità, come è giusto che sia in questi casi.

Interessantissimi i titoli di testa, molto bello il discorso all’inizio tra Martin e Hank sulla scrittura.

Giudizio finale: mi tatuo una minuscola blatta sul polpastrello dell’indice sinistro.

5 pensieri su “19 – Il pasto nudo

  1. Se non l’hai già letto, ti consiglio l’omonimo libro di William S. Burroughs.
    E’ come il film, meglio del film: conduce in luoghi dei quali si ignora l’esistenza!

      1. Piccolo aneddoto sul libro: l’autore lo scrisse interamente sotto l’effetto delle droghe e non aveva memoria d’averlo fatto. Il titolo del libro, invece, è opera di Jack Kerouac!
        Dopo aver letto questo libro, ho cambiato radicalmente il mio rapporto con la letteratura.
        Ma basta, non ti tedio!
        Spero ti piacera!

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