Ha la particolarità di mostrare simultaneamente il paranormale, le paure ancestrali e la sensazione di perdere il contatto con la realtà che mi ha ricordato molto Shining.
Tecnicamente è meraviglioso, lode particolare al design ricercato dalla scenografia ai costumi al libro, la fotografia è perfetta, il crescendo calcolato tecnicamente: i piccoli terrori iniziali che terminano con il lenzuolo portato sulla testa sono decisamente azzeccati.
Insieme a Predestination e Ex Machina chiude la trilogia “rivelazione dell’estate 2015”.
Cine-tatuaggio: un cappello a cilindro sulla spalla destra
Un pensiero su “170 – The Babadook”