131 – 21 grammi

21 grammi, Alejandro González Iñárritu, sean penn, naomi watts, recensione, tatuaggio, aspettaunmemento

Se per la sensazione di apnea Birdman somiglia ad un’immersione profonda, 21 grammi è un nuotare disperato verso la salvezza, una serie di puzzle differenti con elementi simili che si compongono contemporaneamente rilasciando lentamente intravedere ciò che rappresentano.

L’essere esonerati dal tempo fa sì che gli occhi di chi guarda siano gli stessi di una creatura divina che osserva dall’alto, o almeno è la sensazione che ho provato, sensazione che si è delineata anche grazie alla presentazione dei personaggi che – nel momento della tragedia – li sveste di tutto non permettendo ad alcun giudizio di essere emesso.

Cine-tatuaggio: Una cicatrice sullo sterno.

Ringrazio di cuore Alessandra per avermelo consigliato.

2 pensieri su “131 – 21 grammi

  1. E io ringrazio di cuore te di avermelo ricordato! E’ un sacco che non lo vedo. Ricordo quando ero piccolo che l’avevo visto con mia sorella. Ricordo il suo giudizio alla fine del film, mentre nei miei occhi da infante brillava una luce di commozione per quell’opera che mi era assai piaciuta (ma che ora ha bisogno di un refresh siccome è stato tanti anni fa…), lei se ne era uscita con un “Non mi è piaciuto ‘sto film”.
    Che tradotto significa che è davvero un’ottima pellicola (il giudizio cinematografico di mia sorella è inversamente proporzionale ai canoni di bellezza, nel senso che probabilmente per lei un capolavoro potrebbe essere “Il diavolo veste shopping” o “I love Prada”).

Scrivi una risposta a tiols Cancella risposta